Il settore dell’industria alimentare è tra i più rilevanti dell’economia italiana, e impiega ogni anno migliaia di lavoratori. Per garantire tutele, stipendi equi e diritti contrattuali, si applica il CCNL dell’industria alimentare, ovvero il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro specifico per questo comparto.
Nel 2025, il contratto è stato oggetto di un aggiornamento che riguarda diversi aspetti: livelli di inquadramento, tabelle retributive, mensilità, diritti di preavviso in caso di dimissioni e condizioni del rinnovo. In questo approfondimento analizziamo in modo semplice e completo tutto quello che i lavoratori del settore devono sapere.
Cos'è il CCNL alimentare e a chi si applica
Il CCNL industria alimentare è il contratto collettivo che regola i rapporti di lavoro tra le aziende del settore alimentare e i loro dipendenti. Firmato dalle principali sigle sindacali e associazioni datoriali (tra cui FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL), si applica a tutte le imprese che operano nella trasformazione, produzione e distribuzione di alimenti e bevande.
Questo CCNL tutela le condizioni lavorative dei dipendenti in termini di:
- stipendio minimo contrattuale;
- orario di lavoro;
- livelli di inquadramento;
- trattamento economico e normativo;
- diritti sindacali e previdenziali.
CCNL alimentare: livelli e inquadramento
Come anticipato, uno degli elementi chiave del contratto è la suddivisione dei lavoratori in livelli. Ogni livello corrisponde a un profilo professionale, con specifiche mansioni e una retribuzione base definita.
Quali sono i livelli del CCNL alimentare?
Il contratto prevede 8 livelli principali, più uno “super”:
- Livello 1: Manodopera generica, attività semplici di supporto
- Livello 2: Operai con mansioni base
- Livello 3: Operai specializzati
- Livello 4: Conduttori di impianti e macchinari
- Livello 5: Addetti al controllo qualità, impiegati tecnici
- Livello 6: Impiegati amministrativi, personale d’ufficio con autonomia
- Livello 7: Tecnici con responsabilità, capi reparto
- Livello 8: Quadri e figure direttive
- Livello Super: Dirigenti di primo livello (non sempre presente)
L’inquadramento iniziale dipende dalla mansione svolta, ma può essere rivisto nel tempo con la maturazione dell’esperienza o il cambiamento del ruolo.
CCNL alimentare 2025: tabelle retributive aggiornate
Le tabelle retributive del CCNL industria alimentare definiscono lo stipendio minimo per ciascun livello. Gli importi sono aggiornati periodicamente, spesso in occasione del rinnovo contrattuale, per tenere conto dell’inflazione e delle dinamiche del mercato del lavoro.
Tabelle retributive in vigore dal 1° gennaio 2025
Livello
|
Minimo
|
Contingenza
|
EDR
|
Totale Lordo Mensile
|
1S (Quadri)
|
€ 2.670,12
|
€ 545,72
|
€ 10,33
|
€ 3.226,17
|
1
|
€ 2.321,81
|
€ 538,70
|
€ 10,33
|
€ 2.870,84
|
2
|
€ 1.915,53
|
€ 530,51
|
€ 10,33
|
€ 2.456,37
|
3A
|
€ 1.683,34
|
€ 525,83
|
€ 10,33
|
€ 2.219,50
|
3
|
€ 1.509,22
|
€ 522,32
|
€ 10,33
|
€ 2.041,87
|
4
|
€ 1.393,10
|
€ 519,99
|
€ 10,33
|
€ 1.923,42
|
5
|
€ 1.277,04
|
€ 517,65
|
€ 10,33
|
€ 1.805,02
|
6
|
€ 1.160,94
|
€ 515,31
|
€ 10,33
|
€ 1.686,58
|
Queste tabelle includono:
- minimo contrattuale: la retribuzione base stabilita per ciascun livello;
- indennità di contingenza: compensazione per l'aumento del costo della vita;
- Elemento Distinto della Retribuzione (EDR): importo fisso mensile.
È importante notare che, oltre a questi importi, possono essere previsti ulteriori elementi retributivi come:
- Incremento Aggiuntivo della Retribuzione (IAR): introdotto dal rinnovo contrattuale del 1° marzo 2024, con decorrenza da settembre 2024. Ad esempio, per il livello 1S, l'IAR è di € 151,11, portando il totale lordo mensile a € 3.376,55;
- scatti di anzianità: aumenti periodici legati all'anzianità di servizio;
- Superminimi: importi aggiuntivi riconosciuti individualmente.
Quanto guadagna un contratto alimentare?
Secondo i dati aggiornati al 2024-2025:
- un lavoratore inquadrato al livello 1 percepisce circa 1.400 euro lordi al mese;
- al livello 4, la retribuzione si aggira sui 1.700-1.800 euro lordi;
- un impiegato al livello 7 può arrivare a 2.200-2.400 euro lordi;
- il livello 8 supera i 2.700 euro lordi mensili.
Le cifre possono variare in base alla contrattazione aziendale e ai benefit previsti (es. premi di risultato, buoni pasto, indennità).
Il CCNL alimentare prevede 14 mensilità?
Sì, il CCNL dell’industria alimentare prevede 14 mensilità, di cui:
- 12 mensilità ordinarie;
- 13ª mensilità (tredicesima): pagata in genere a dicembre;
- 14ª mensilità (quattordicesima): di norma versata a giugno.
Questa struttura consente di distribuire il reddito in modo più equo e sostenere i lavoratori nei periodi di maggiore spesa familiare.
Preavviso dimissioni con CCNL alimentare: cosa sapere
In caso di dimissioni volontarie, il lavoratore è tenuto a rispettare un periodo di preavviso, la cui durata varia in base al livello di inquadramento e all’anzianità aziendale. Per esempio:
- un impiegato con meno di 5 anni di anzianità dovrà dare in genere un preavviso di 15-30 giorni;
- oltre i 5 anni, il periodo può arrivare a 45 giorni o più, specialmente nei livelli superiori.
In assenza di preavviso, è prevista una trattenuta in busta paga pari alla retribuzione per i giorni mancanti.
CCNL industria alimentare: rinnovo 2025
Il contratto nazionale è stato rinnovato nel 2024, con effetti anche per il 2025. Il rinnovo ha introdotto:
- un aumento salariale medio di circa 200 euro lordi annui, distribuito in più tranche;
- maggiore attenzione alla formazione continua dei dipendenti;
- potenziamento delle norme su salute e sicurezza;
- introduzione di strumenti per favorire la conciliazione vita-lavoro.
Sono inoltre previsti fondi bilaterali per supportare Welfare aziendale e Politiche attive del lavoro.
Diritti e tutele previste dal contratto
Il CCNL alimentare tutela i lavoratori anche sotto il profilo normativo. Tra i principali diritti garantiti troviamo:
- Ferie e permessi retribuiti (4 settimane all’anno + ROL);
- Malattia e infortunio coperti economicamente;
- Maternità/paternità e congedi parentali regolamentati;
- Indennità di turno o notturna;
- Accesso alla contrattazione di secondo livello.
Il contratto collettivo è quindi un riferimento importante per conoscere doveri, ma soprattutto diritti del proprio rapporto di lavoro.
In conclusione, conoscere i contenuti del CCNL industria alimentare significa avere maggiore consapevolezza delle proprie condizioni lavorative. Sapere quanto si ha diritto a guadagnare, cosa aspettarsi in caso di dimissioni, quante mensilità spettano e come funziona il proprio livello di inquadramento è fondamentale per tutelare sé stessi nel mondo del lavoro.
Infine, s lavori nel settore alimentare o stai per entrarci, leggi sempre con attenzione il tuo contratto e tieniti aggiornato sugli sviluppi futuri del CCNL. Una buona informazione è il primo passo verso una carriera stabile e soddisfacente.
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